Le stufe per sauna (dette anche impropriamente riscaldatore sauna, fornello sauna, fornelletto sauna, ecc.), sono generalmente di tipo elettrico, ovvero a resistenze annegate nelle pietre peridotitiche. La potenza varia in funzione della cubatura sauna e si hanno stufe con potenze che variano da un minimo di 2.0 Kw. ad un massimo di 33.0 Kw. La potenza della stufa è data dallo somma della potenza delle singole resistenze poste all'interno del vano stufa. Ad esempio una stufa da 4.5 Kw. generalmente monta n° 3 resistenze da 1500W cadauna, così come una stufa da 6.0 Kw. monta n° 3 resistenze da 2000W cadauna.
La stufa di tipo elettrico è gestita da una centralina (di tipo analogico o digitale), che collegata ad un sensore/termostato temperatura comanda la "batteria resistenze" sino al raggiungimento della temperatura impostata (ad esempio sino ai 90° C.) con conseguente distacco delle resistenze.
Come anticipato la potenza della stufa da impiegarsi all'interno della sauna va commisurata alla cubatura del locale sauna, considerando poi eventuali motivi di dissipazione calore quali presenza porte a vetro, finestre, vetrate, scarso grado d'isolamento, ecc..
Generalmente il rapporto CUBATURA > POTENZA in ambito professionale (sauna in funzione 8 - 10 ore giornaliere) è pari a 1 m/cubo = 1 Kw. di potenza da impiegarsi (a ridursi sensibilmente al salire della cubatura sauna), mentre in ambito privato (sauna in funzione al massimo per 1 - 2 ore giornaliere) detto rapporto può ridursi a 1 m/cubo = 0.7/0.8 Kw. di potenza da impiegarsi.
Anche in questo caso vale il ragionamento che impegnando maggiore potenza (maggior spunto iniziale), si ha un minore consumo dato da tempistiche di riscaldamento più veloci e minore intervento delle resistenze nel corso della giornata. E' poi però da considersi l'aspetto costo fisso legato all'utenza elettrica (complessivi Kw. di potenza impegnati), che purtroppo in Italia rappresenta una parte di costo estremamente significativo e certamente non trascurabile.